mercoledì 7 luglio 2010

I prossimi concerti dei Discanto

Vi propongo questo brano dei Discanto perché da parte loro non è uno dei classici della tradizione che con infinita pazienza hanno raccolto, ma una loro rielaborazione del tema malocchio e superstizione. E da parte mia il capitolo su streghe, folletti e superstizione è proprio quello che ho dimenticato di scrivere in Statale 17 , e per ora ve lo propongo nella loro musica.



Michele, Sara, Germana e Antonello li ho conosciuti in Olanda durante un loro giro di concerti. Buffo che la gente che potresti aver conosciuto benissimo a casa tua vecchia, con cui hai degli amici in comune, li incroci proprio all'estero, a casa tua nuova.

Sara il mio libro invece lo ha letto in una copia comprata alla Libreria Bonardi di Amsterdam, la città dove vivo e la libreria delle mie amiche, in cui anche mia madre ha lavorato da volontaria per alcuni mesi. Per dire, gli incroci della vita.

Così a maggio è nata spontaneamente l'idea di fare insieme delle letture-concerto. E ci siamo resi di conto di quello che già sapevamo: che le nostre storie, le mie su carta, le loro su musica, attingono dallo stesso serbatoio di racconti e cultura popolare.

Per questo vorrei invitarvi, se ne avete l'occasione, ad andarli a sentire. Questo il programma dei prossimi concerti in Italia e all'estero:

LUGLIO
04 - S. Stefano di Sessanio (AQ) - "I Parchi cantati". h 17,30
18 - Castelvecchio Subequo(AQ) - Chiostro di S. Francesco "I Parchi cantati". h 21,30
23 - Pacentro (AQ) - Castello h 21,30
24 - Pescara - Casa D'Annuzio - "Conferenza-Spettacolo su G. D'Annunzio" a cura di Adriana Gandolfi. h 21,30

AGOSTO
06 - Montone di Mosciano S. Angelo (TE) - Festival "Tra il Sole e la Luna". h 21
10 - Tossicia - Azzinano (TE). h 21,30
12 - Pettorano (AQ) - P.zza Arischia - Festival "Etnica in Piazza". h 21,30
DisCanto EtnOrchestra in "Serenata fuori Stagione"

OTTOBRE
07 - New York - LaGuardia Community College Long Island City
08 - New York - College of Staten Island
09 - Princeton (New Jersey)
10 - Ridgefield (Connecticut) Private concert



Cantemme, ca chi canta fa i'amore,
tra tanta gente che se vole male,
o ancora pegge nen ze vole niente.


Da "Serenata dell'ubriaco" di Vittorio Monaco

lunedì 5 luglio 2010

Recensione di Valewanda

Questa recensione l'ha scritta valeWanda, il post originale si trova qui

Sin da quando ero piccola, l’Abruzzo mi sembrava una regione incomprensibile, non ben localizzata.

Faceva parte di un gruppo di regioni, come il Molise, la Basilicata e il Friuli Venezia Giulia, che per me, bambina milanese, erano un ammasso indistinto, che c’è ma non si sa bene perché.

Tant’è che in nessuna di queste, nonostante i miei trentasette anni, ad oggi sono ancora stata.

Del Friuli una collega mi aveva parlato, del Molise un’altra, la Basilicata è la terra dei sassi bianchi di Matera, dell’Abruzzo qualcuno mi aveva detto di essere stato al mare: “Sai Roseto?”, sì sì, lo sapevo, ma non avevo mai avuto voglia di andare. Dell’Aquila nessuno mi aveva ancora parlato, di persona voglio dire.

Poi c’è stato quello che c’è stato, luoghi a me sconosciuti mi apparivano di botto in ogni istante del giorno, in Tv, su internet, nei post di amiche bloggers che seguivo a prescindere.

Finché è uscito il libro di Barbara Summa, per me Mammamsterdam, e mi sono decisa a capire.

Questo libro non è solo un racconto di un mondo amato, improvvisamente devastato senza un perché, della paura, delle lacrime, del terrore di non sapere, dei ricordi sfracellati n un momento.

No, questo libro è molto di piu’.

E’ il libro che ognuno ha dentro, i ricordi che stanno lì e aspettano solo che qualcuno li scriva, i caffè bevuti in cucina raccontandosi le storie, i balconi fioriti che sanno di lavanda, i dialetti di paese che riemergono improvvisi, le fughe, i ritorni, i luoghi amati, abbandonati, riscoperti, e riamati ancora. E’ un libro di racconti vivi, di persone, di strade e lunghe passeggiate, di mani che si sfregano per il freddo, di maglioni di lana, di silenzi, di strade, si bambini che giocano e se la raccontano, di una città orogliosa di essere se stessa.

E’ un libro di una paura, quella che si prova quando si torna e si teme di non trovare piu’ nulla di quello che si è stati, non la propria casa, i propri ricordi, spazzati via senza avere il tempo di prenderli e raccoglierli con cura.

E’ il libro di chi torna disperatamente alla propria casa, entra e non si riconosce piu negli sguardi di terrore della gente’… e scrive…

“…Dormo come un sasso, lasciando gli scuri aperti ma, o la luce o altro, mi sveglio presto assolutamente inquieta. Casa mia non sembra piu’ casa mia ma una trappola…. Un motore rumoroso che scende dalla montagna mi innervosisce, sto lì ad analizzare il suono. Mi alzo e non ho il coraggio di fare la doccia, mi lecco come i gatti…”.

Le foto sono un’altra poesia, da guardare a riguardare, sempre.

Grazie Barbara, per questi attimi di eternità

sabato 26 giugno 2010

Cosa fare se tra luglio e ottobre siete dalle parti di Fontecchio


Programma delle iniziative dell'Associazione Pico Fonticolano giugno-gttobre 2010
in collaborazione con:
Centro visite del Capriolo del Parco Sirente Velino
Centro di Educazione al Paesaggio “Torre del Cornone”

- Venerdì 2 Luglio– Serata fotografica con Bruno De Amicis “Luci sulla montagna: un omaggio
all'Abruzzo” e presentazione del libro “L'ultima roccaforte” sull'orso dei Monti Tatra (Piazza San Nicola, ore 21.00)
- Venerdì 16 Luglio - Serata con le splendide fotografie in bianco e nero delle nostre montagne di Julian Civiero e lettura, a commento, di una selezione di brevi brani dei maggiori scrittori abruzzesi di paesaggio (Piazza San Nicola, ore 21.00)
- Domenica 18 Luglio– Cantiere di pulizia del sentiero da Porta da Piedi a Santa Maria della
Vittoria con salsicciata finale presso il Centro di Educazione al Paesaggo “Torre del Cornone” (ritrovo Piazza del Popolo, davanti al Bar La Fontana, ore 15.00; necessaria prenotazione)
- Venerdì 23 Luglio - Serata col naturalista Fernando di Fabrizio che presenterà il nuovo
splendido documentario “La Biodiversità del Parco del Gran Sasso Monti della Laga” realizzato
con Alessandro Di Federico, Cooperativa Cogecstre di Penne per il Parco Gran Sasso Laga
(Piazza San Nicola, ore 21.00)
- Domenica 25 Luglio, Sant'Anna - Escursione a piedi alle Pagliare in occasione della Festa di Sant’Anna; visita alle Pagliare ed al territorio circostante e pranzo in loco (appuntamento in Piazza del Popolo di fronte al Bar La Fontana, ore 9.00; necessaria prenotazione)
- Mercoledì 11 Agosto – Pranzo in piazza con alcuni “mini corsi di cucina” durante i quali le
signore (e i signori) del paese aiutati dagli allievi locali e forestieri, prepareranno il cibo da consumare poi in piazza. Un corso utilizzerà il forno in piazza (appuntamento ore 15.00 per i corsi ed alle 20,00 in piazza per la cena; necessaria prenotazione)
- Venerdì 20 Agosto – Serata fotografica sui monti e la flora del Parco Sirente Velino con Tarquini e presentazione del libro “La montagna dell'Anima” di Vittorio Miozzi e Flavio Tarquini (Piazza San Nicola, ore 21.00)
- Domenica 22 Agosto – Cantiere per imparare a fare e rifare i muri a secco con salsicciata finale presso il Centro Visite del Capriolo del Parco Sirente – Velino (appuntamento in Piazza del Popolo davanti al Bar La Fontana alle 15.00; necessaria prenotazione).
- Domenica 29 Agosto - corso: la conserva di pomodoro tradizionale con cena finale (sede da
definirsi, appuntamento alle ore 15.00 in Piazza del Popolo davanti al Bar La Fontana;
necessaria prenotazione)
- Venerdì 3 Settembre - Serata sulla presenza dei Cavalieri Templari nella Valle dell’Aterno
(presso Ex Convento di San Francesco, ore 21.00)
- Domenica 26 Settembre, escursione a piedi da Fontecchio a Bominaco a Peltuinum lungo la
“Via dei Vestini (ritrovo ore 10.00 nella piazza di San Pio di Fontecchio; necessaria
prenotazione)
- Domenica 3 Ottobre - Corso su come fare le conserve di frutta e di bacche selvatiche (sede da definirsi, dalle 15 alle 20; necessaria prenotazione)
- Sabato 16 Ottobre - Seminario sulla presenza dei Francescani nel territorio del Parco e visite guidate ai luoghi Francescani; è previsto un pranzo ispirato all'ambiente “francescano” (presso Ex Convento di San Francesco ore 10.00-13.00 conferenza e 15.00-19.00 visite)

Per informazioni
Alessio di Giulio: 086285441 – 3280617948
Jean Luc Furore: 3287174225
Donato Mariani: 3333480438

info@picofonticulano.it

lunedì 31 maggio 2010

In viaggio lungo la Statale 17? Ecco dove dormire

Recentemente una collega blogger mi ha chiesto dritte per un viaggio lungo la Statale 17 aquilana. Come saprete, più ci si avvicina all'Aquila più i danni del terremoto sono stati gravi e non per niente ancora alcune decine di migliaia di persone non hanno una casa in cui rientrare.

Molti sono ancora in alberghi sulla costa o in abitazioni sostitutive, altri nelle c.a.s.e. e nei MAP (i prefabbricati provvisori) e nessuno ha certo dello spazio in più. Inoltre nei paesini quelle case non abitate stabilmente che non hanno subito danni sono state offerte o affittate ad amici e parenti.

Ci sono però alcune strutture e B&B che hanno sempre cntinuato a lavorare e mi fa piacere segnalarvele, prima di tutto perché mi sembra utile dare indicazioni aggiornate, e poi perché è essenziale per chi ancora ha un'attività (e un mutuo e tasse da pagare e spese) poter continuare a lavorare.

A Navelli vi segnalo Abruzzo Segreto, di Francesca Ardizzola, in cui ho alloggiato io stessa e ci siamo trovati benissimo. Ci sono 4 camere, posti macchina, un bellissimo giardino e un terrazzo. Inoltre nel salone Francesca ha creato una piccola biblioteca, tra cui abbondano guide e volumi fotografici della zona. Inoltre ha selezionato, per chi vuole, alcuni prodotti di nicchia della zona, tra cui il celebre zafferano di Navelli, i ceci di Civitaretenga e le lenticchie di Santo Stefano, tutti presi da agricoltori locali che lei conosce.
B&B Abruzzo Segreto
Via San Girolamo, 3 67020 Navelli (AQ) Tel./Fax 0862/95.94.47 Cell. 338.3997221 - 347.0552402 E-mail: info at abruzzo-segreto.it

A Ofena invece c'è Aufinium, bar, ristorante e affittacamere con Internet point e edicola. Stefania De Luca è l'anima della festa, cucina da dio e usa soprattutto prodotti della propria azienda biologica.
Via san Rocco 4, Ofena, 0862-956022.

A Barisciano invece mi fermo sempre da Francesca Gallucci all'Hotel Ristorante Monte Selva. Si mangia ottimamente e anche con una grande originalità di ricette, che pur usando ingredienti tipici della zona, offre anche alternative ai piatti locali. Inoltre dispongono di Internet wireless, una mano santa per chi sta in giro e ha bisogno ogni tanto di aggiornarsi.
Monte Selva, Barisciano, Statale 17, km 53,100, tel.fax 0862899100 cell. 3397921518
ale@albergomonteselva.it

A Fontecchio c'è invece Paola Lattanzi con Il Borgo, un progetto di ristrutturazione curata di case prima di famiglia e poi altrui che ha rifdato un futuro ad edifici storici bellissimi altrimenti votati all'abbandono. Tutte le case sono fornite di cucina in modo da essere autonomi, ma anche al centro di Fontecchio ci sono almeno due locali sperimentati personalmente che vi consiglio per fare colazione e mangiare.
Il Borgo Case Vacanze
Via della Cesa
67020 San Pio, Fontecchio (AQ)
Cell: +39 338 631 8435
Email: prenotazioni@il-borgo.it

A Poggio Picenze c'è il mitico Albergo della Posta, mitico perché me ne parlano tutti con toni trionfanti e tre settimane fa ci siamo andati a cena pure noi.
Albergo "La Posta"/Ristorante-Show Room "Osteria della Posta"
via della Palombaia 1, Poggio Picenze
Tel/fax: +39 0862 80474/808027/808019
e-mail: info@albergolaposta.net

Ecco, per quanto ne so questi posti sono funzionanti e io ci ho mangiato/alloggiato bene e di recente, quindi mi fa piacere consigliarli. Se poi qualcuno ne conosce altri segnalatemeli per favore nei commenti e io provvederò ad aggiornare.

L'unica cosa, non state a farvi troppe illusioni: la vita va avanti, per chi vuole fare delle escursioni magari incoraggiati dal mio libro faccia perché è importante per voi andare e vedere cosa c'è e cosa non c'è, però non ci scordiamo del passato recente e rendiamoci conto che per quanto sia importante non dimenticare questa zona, e quindi visitarla, comprare gli ottimi prodotti locali e far lavorare le strutture aperte, non è esattamente a Disneyland che stiamo andando.

In un prossimo post vi segnalo invece alcuni indirizzi di prodotti alimentari tipici, che anche quelli sono il miglior souvenir da riportarsi, come sanno i miei bagagli a mano dal peso specifico dell'uranio.

giovedì 20 maggio 2010

Aggregato


Le parole che si imparano con il tempo e i casi della vita. Ultimamente ce ne ho aggiunta una nuova, aggregato.

L'ho sentita a un colloquio del mio architetto preferito, Carola Gentile, che da Ofena combatte i mulini a vento della burocrazia post-sismica e la capisco benissimo se delle volte si scoraggia. Dovrebbe cercarsi qualche incarico diverso, ma quando ne avrebbe il tempo? Perché sembra che non stia succedendo niente con la ricostruzione, ma i termini scadono, le documentazioni vanno presentate in tutta fretta, poi un intoppo, una variante, e puoi ricominciare da capo.

Da un anno ingegneri ed architetti non si stanno divertendo troppo dalle nostre parti. Stiamo giocando a un gioco in cui le regole vengono cambiate in continuazione dalla controparte, che poi non si degna neanche di rispondere.

Comunque, si diceva dell'aggregato. Il punto sono i centri storici, dove le case, le proprietà, nel corso dei secoli sono sorte, cambiate, crollate, ricostruite, scambiate, io apro un muro qui e tu mi vendi una stanza contigua, tu ti prendi la stalla e mi lasci il passaggio, io metto un bagno e mi allaccio allo scarico del vicino altrimenti non ci si arriva.

Dove le falde di tetto, quelle belle distese di tetti, si sovrappongono, intersecano, crollano, sadono le tegole o i sassi e quando fa vento volano via i teloni provvisori che cercano di proteggere le case sotto, e volando fanno volar via un sanno e dioneliberi qualcuno che passa sotto se lo prende in testa.

Ecco, un aggregato è un pezzo di planimetria di queste case delimitato da vie vicoli, spazi vuoti. E qualsiasi cosa ti voglia fare con casa tua, a spese tue se puoi o in attesa dei tanto sbandierati e promessi aiuti, a cui avremmo diritto tutti, ma che ti fanno passare per graziose concessioni dall'alto, tanto i soldi servono per altre cose, ecco, tocca tener conto dell'aggregato a cui sei legato mani e piedi.

E se nell'aggregato ci sono case abbandonate e semidiroccate insieme alla tua che ci vivi, o che ci vivi nel weekend, o magari solo nelle vacanze, o ci vivevi qualche generazione fa e adesso ci vivono le faine che corrono sui tetti in estate, ecco, tutta questa gente e le loro proprietà vanno prese tutte insieme e si fa un piano d'azione congiunto.

Logico, se devi fare i calcoli statici li devi fare per aggregato, se devi capire come stanno messe le fondamenta, beh, quelle sono più o meno comuni, se si stacca un pezzo da un lato si tira via anche qualcosa dall'altro.

E questo decidere di avviare qualcosa per un aggregato avviene dall'alto, però si può avviarlo se almeno il 51% dell'aggregato è d'accordo.

Io non sono il 51% dell'aggregato. E anche se lo fossi, toccherebbe aspettare il Comune e l'ufficio preposto al terremoto, che ancora non rispondono e che fanno fatica a mettere a posto le classi B, ovvero quelle case che con poche riparazioni sarebbe abitabili.

Ma la gente si è arrangiata da sola, le case che il Comune ha dovuto mettere a disposizione sono bastate, in quelle inagibili ma un pelo abitabili la gente ci è rientrata e tutti facciamo finta di niente, che va bene così. E il Comune può cullarsi nella falsa sicurezza che tutto sia a posto. Fino a che non succede qualcosa, ma spero di no.

Per quanto mi riguarda, non me lo faccio succedere, anche se a me e a mamma almeno l'agibilità di un paio di stanze ci serve come il pane, cercheremo qualcosa in affitto perché la smania di rientrare, valutata di fronte al rischio, tocca farla rientrare.

Il Comune che ha tante gatte da pelare, come l'eliminazione di una fontanellina e il suo pesce rosso, a volte vivo a volte morto, dall'aiuola sotto il pino. E la ripavimentazione di un paio di metriquadri di spaziosociale, ovvero le panchine della maldicenza sotto gli alberi all'angolo della piazza.

E allora tocca aspettare, ma adesso aspettiamo in compagnia del resto dell'aggregato. Che magari potrebbe essere una consolazione, ma chissà perché a noi ci sa tanto di fregatura.

mercoledì 19 maggio 2010

Prima lezione di aquilano: gli articoli

Vi ricordate la faccenda sui dialetti abruzzesi e in particolare l'aquilano? Ne parlavo in Statale 17, ma qui la spiegano molto meglio. Studiatevela, studiatevela.

Zona Rossa Krew e Rossella Teramano a Roma si Libra


Roma si Libra è la FESTA DEGLI EDITORI E DEI LIBRAI ROMANI.

Dal 22 al 30 maggio, nove giorni per vivere il libro in modo diverso, tra stand, incontri ed eventi culturali. L'edizione 2010 si svolgerà a Villa Borghese - Casa del Cinema, uno dei giardini più noti ed eleganti di Roma.

Roma si Libra è dunque, ancora una volta, un appuntamento importante, una manifestazione che nasce per celebrare l'eccellenza della produzione editoriale di Roma, dove è presente la più alta concentrazione di piccoli e medi editori indipendenti del nostro Paese.

Il 23 maggio alle ore 18 Statale 17 verrà presentato con un reading dell'attrice aquilana Rossella Teramano, con cui siamo entrati in contatto grazie al mio amico Marcello Salvatore, attore all'Aquila da quando eravamo ragazzi. E poi ci sarà un'esibizione del gruppo Zona Rossa Krew.

Mannaggia quanto mi dispiace non poterci essere pure io. Voi però se potete andateci.

giovedì 13 maggio 2010

Onna

Lunedì ero a Onna e temevo per il mio controllo dei dotti lacrimali. Prima siamo passati a Paganica a ritrovare la bottega di De Paulis e mangiarci un panino con il prosciutto più buono del mondo, e comprarmi salamini e salsiccette. Che a pancia piena le emozioni si affrontano meglio.

E poi non lo sapevo bene cosa aspettarmi a Onna. Cosa ci vado a dirgli, io, agli onnesi?

Bene, è stata una cosa molto bella ed affettuosa, nel loro centro polivalente, con tante persone venute a incontrarmi, nonostante stessero rientrando dal funerale di una signora anziana, sempre un addio doloroso per una piccola comunità coesa come questa. Ho rivisto vecchi amici, i pochi che avevo, e ne ho conosciuti di nuovi. ho scoperto che la mamma di Tiziana è parente di zia Maria Laura, da cui siamo stati in questi giorni. Zia che ha telefonato il giorno dopo la nostra partenza per dirmi che le avevo regalato un libro e una notte insonne, perché ha fatto mattina per finire di leggerlo.

Una reazione che mi hanno detto anche Giustino Parisse e gli altri che lo avevano letto. I due ragazzi che hanno letto risparmiandomi di farlo, perché non è vero che scrivere un libro debba essere catartico, magari lo è leggerlo, ma non scriverlo. Io certi brani non potrò mai leggerli in pubblico, punto e basta, ma lo hanno fatto loro per me.

Ho rivisto per un attimo un ragazzo conosciuto tanti anni fa alla sagra di Onna, che mi ha detto che gli hanno recentemente riportato una foto, relitto da un naufragio, in cui ci sono anch' io. Una cosa che mi ha commossa da matti, altro che venire taggati su Facebook.

Poi solo il giorno dopo mi sono ricordata. Mi sono ricordata che dopo quella festa lui mi aveva telefonato e voleva venire a trovarmi al mare. E io, stronza, ho detto scusa ma ho tanto da fare.

Stavo per partire per l' Olanda, io in quel momento dovevo andarmene. E forse ho temuto che rivederlo, lui di Onna e già con un lavoro serio e forse definitivo, non sia mai ci fossimo trovati simpatici. Che io non ho mai avuto un fidanzato prima del capo perché da mia madre ho ereditato questo gusto di guardare ai mondi possibili e al lungo termine.

E in quel momento il mio obiettivo nella vita era partire. E non a caso poi l' ho trovato in Olanda il fidanzato. Ma a Renzo non ho fatto a tempo a dirlo, e non serve neanche. Perché oltre al piacere e alla sorpresa di rivederlo, io ho provato un gran senso di colpa per l' invito declinato, che magari non aveva neanche niente di sentimentale dietro, di tanti anni fa.

Ma se non era per Statale 17 a tutte le persone che mi ha fatto conoscere e ritrovare, io certi mondi possibili non li avrei mai più ritrovati o cercati o trovati.

E invece come tutti ho trovato vecchi e nuovi amici, come tutti. Come i volontari della provincia di Varese che proprio quello stesso giorno erano a Onna, e si sono commossi al mio posto senza più riuscire a parlare per l' emozione di ritrovarsi lì dopo esserci stati nei giorni senza tempo e senza prospettiva di dopo quella scossa.

Mi hanno regalato due libri.

Libri per libri, parole per parole. non è vero che le parole non servono a niente, ma certe volte se ne può anche fare a meno. ecco, di questo bellissimo incontro a Onna posso solo dire che è stato molto affettuoso.

domenica 9 maggio 2010

La tappa all' Aquila

E siamo arrivati all' Aquila, da Colacchi, la mia libreria storica (mica solo mia). Il capo mi ha persino riconosciuta, al nipote sono riuscita a scroccare per la prima volta in vita mia uno di quei fantomatici postre della serie Leggere che stanno esposti in tutte le librerie, ma mai che ne avanzi uno per i clienti affezionati.

E' stato un gran bell' incontro che sintetizza un po' tutta la situazione. Perché intanto Colacchi non sta più in centro ma al centro commerciale fuori città, dopo l' ospedale. E in città quindi non ci siamo manco entrati, perché Boss al sabato sta chiuso e Titti ci ha dirottati al Dragoncello in viale della Croce rossa, che adesso quel po' di botte di vita consentite si fanno lì.

C'era la vecchia guardia dell' università: Laura, Filo e Marcello, quest' ultimo che in realtà non poteva restare ma è venuto un attimo a salutarci. C' erano le mie aquilane Vic e Maria Luisa col pupo, quello che forse proprio ieri ha compiuto un anno, una amica del cuore dell' età quasi adulta, l' altra amica d' infanzia e transumanze ritrovata da poco, e che manco a farlo apposta vivevano l' una sopra all' altra in via Strinella.

C'era un sacco di gente che conoscevo, o per sentito dire, o di vista. Alla fine ho incrociato persino un individuo con cui insieme a Vic e gli altri abbiamo giocato enormemente a Risiko nell' inverno 1988, poi perso di vista e mai più incontrato.

C'erano i miei editori preferiti, l' artista borderline e un' altra transumante romana che avevo conosciuto alla presentazione di Roma e il cui figlio, Eugenio, nonostante i 13 anni sonanti è stato a giocare con gli gnorpoli e gli ha insegnato la capoeira.

E prima di arrivarci siamo passati per Ofena, abbiamo cucinato, mangiato e pisolato (che come si dorme a Ofena) e siamo passati a San Pio a vedere la casa nuova di Anna, che dopo un anno di macchina, container e case non sue, finalmente ha trovato un posto in cui stare per un po' e che le piaccia, finalmente ha potuto aprire le scatole del recupero ritrovando tanti relitti del naufragio di cui si era dimenticata, dopo averli dati per persi. E che forse adesso può rilassarsi.

E in questo tratto di strada mi hanno accompagnata Sara, Michele, Germana e Antonello dei Discanto, perché loro con la musica fanno quello che faccio io con i racconti, recuperiamo brandelli di storie e di una vita che non ci appartiene più ma a cui siamo indissolubilmente legati per diritto di nascita.

mercoledì 28 aprile 2010

A chi serve questo blog?


A chi serve, si fa subito a dirlo, serve a me. Mi serve perché nell'avventura di Statale 17 ci sono finita per caso, ancora non capisco bene chi sono e dove sono e cosa ci faccio, so solo che in questo anno ho conosciuto persone bellissime, persone interessanti, quasi neanche uno stronzo (il che, conveniamolo, già solo statisticamente ha dell'eccezionale) e lettori che mi hanno scritto cose bellissime.


Tutto questo voglio condividerlo con voi perché per me questo libro resta un racconto corale e nei cori ci vogliono tante voci. Io qui ci metto il palco, il resto fatelo voi.
Un po' alla volta aggiungerò anche le cose che ho in archivio (ecco, l'archivio, io sono talmente disordinata che questo posto mi serve anche per metterci l'archivio, almeno da qualche parte lo ritrovo), e spero che anche voi vogliate aggiungerci le vostre recensioni, commenti, ricordi lungo la Statale 17 tra L'Aquila e Popoli. Ma anche tra Amatrice e Foggia, perché no? La tappa Vinchiaturo in ogni caso l'abbiamo già avuta.